lunedì 23 aprile 2007

Viaggio in Giappone 2006 parte II

Day 2 - 22 Maggio
Nonostante il giorno prima fossimo stravolti, io e Giorgio ci siamo stranamente alzati presto (tipo x le 7) cosa impossibile per me, ma il Giappone fa anche questi effetti! Abbiamo subito iniziato a fare il piano della giornata. Bisognava andare a ritirare le chiavi e a pagare l'affitto anticipato del nostro appartamentino a Monzen-nakacho (quartiere kotou-ku, tokyo est) e dovevamo andare a Shinjuku. Però per non portarci i bagagli abbiamo pensato di lasciare tutto in stanza pronto x andare via e di tornare per andare via dall'albergo. Avevamo tempo fino alle 10 e siamo andati via alle 7.15 circa. Abbiamo informato il ragazzo nella "hall" (hall per cosi dire) che ci ha detto che ci volevano circa 40 minuti x andare a Shinjuku in metro. Il tempo per andare e tornare c'era tutto, quindi senza problemi e incoscenti di cosa stava per accadere siamo andati via tranquillamente. L'ufficio della Sakura-House (l'agenzia che affitta gli appartamentini) smebrava facile da raggiungere, avevamo una mappina che spiegava tutto, quindi problemi non ce ne dovevano essere. Ma noi ovviamente abbiamo sbagliato la fermata della metro e siamo finiti da un altra parte. La cosa bella è che sulla mappina c'erano dei riferimenti tra cui un palazzo della Epson, e in effetti un palazzo con un cartellone della epson c'era, per cui abbiamo pensato... ci siamo quasi!!!!. Delusione. Tutti gli altri riferimenti, i nomi delle strade ecc ecc mancavano quindi ci siamo detti....c'è qualcosa che non va. Ricontrollando bene, la stazione in cui dovevamo scendere era quella della JR (japan railways) che corrispondeva alla fermata prima (vedi la MAPPA delle metro) della nostra. Mezz'ora era andata persa, ma ce la potevamo fare ancora tranquillamente. Se non che, arrivati alla stazione (giusta questa volta) abbiamo imboccato la direzione sbagliata (le indicazioni erano piuttosto incasinate però....non è che siamo così handicappati)
Ancora una volta alcuni riferimenti c'erano, per esempio l'ufficio postale, però mancavano altre cose...cosi un pò demoralizzati abbiamo chiesto a un signore che sembrava sapere il fatto suo. Ovviamente non parlava una parola d'inglese, quindi la parola è passata a Giorgio che ha cercato di parlare ma onestamente non ha capito cosa ha detto il signore!!!^_^ Zero fortuna, non lo sapeva! Quindi ha chiesto al suo collega, che almeno ha capito qual'era la zona dove eravamo diretti. Un altra mezz'ora persa. Era abbastanza tardi, ma volendo ce la si poteva ancora fare in tempo. Come dei cretini però abbiamo di nuovo sbagliato strada... credendo di seguire una delle indicazioni (maledeto mc donald fuorviante!!!!) ci siamo diretti nella direzione opposta alla nostra. Ci siamo accorti dell'errore dopo un buon chilometro a piedi, quando abbiamo visto che mancavano troppi riferimenti che sulla mappa c'erano. Quindi abbiamo chiesto a un ragazzo la strada, ma prima Giorgio era uscito con un fantastico "anata wa eigo o hanashimasuka?" (ovvero "tu parli inglese?). Per gran sfiga lo parlava pochissimo, ma per fortuna ci ha diretti sulla buona strada, e all'alba delle 10 siamo arrivati sulla strada giusta. Super stressati abbiamo trovato anche l'ufficio della sakura-house e siamo entrati al volo. Peccato che ormai dovevamo esserecene già andati dall'albergo e che quindi ci sarebbe toccato pagare 500 Yen per il ritardo.Sbrigate le faccende della casa siamo tornati subito indietro, ma siamo arrivati all'albergo a mezzogiorno. Quando il tipo della hall ci ha visto se ne è uscito con un "Hey man! Where have you gone!?!?" Quindi Giorgio si è fiondato subito per scusarsi per il ritardo e gli abbiamo spiegato dell'accaduto. Fortunatamente non ci ha preso a fucilate come pensavamo sarebbe successo, e quando ce ne siamo andati non ci ha fatto nemmeno pagare i 1000 yen per il ritardo, nonostante avessi insistito per darglieli (non volevo fare la figura del Gaijin pidocchioso). I giapponesi sono veramente gentili!
Pronti per la nuova sfacchinata che ci aspettava siamo andati via dall'albergo caricatissimi. Per la strada abbiamo incontrato un vecchietto che ci ha fermato e ha iniziato a parlare con Giorgio a me mi guardava solo e rideva.. Ha detto un sacco di cose che Giorgio e nemmeno io non abbiamo capito. Io guardavo Giorgio attonita e ridevo non sapevo che fare... Alla fine Giorgio ha capito che aveva chiesto se io fossi la moglie di Giorgio!(e prontamente ha risposto "Hai"...non si sa mai che è un vecchietto maniaco che la vuole importunare questo era il pensiero di Giorgio) se avevamo dei figli (...) e da dove venivamo. Quindi ci ha salutato e siamo arrivati in metro tutti allegri (ma già mezzi morti per la seconda sfacchinata). Per arrivare a casa abbiamo impiegato una mezzoretta (molto faticosa), ma grazie alla mappina che era fatta piuttosto bene non abbiamo avuto nessun problema ad arrivare (almeno questa volta). La casa è molto carina, anche se piccola, però ha quasi tutto: tv, aria condizionata, futon e letto mini fornellino, mini vasca da bagno e un minuscolo forno ancora inutilizzato. Mollati i bagagli abbiamo fatto subito "spesa" in un Combino (abbreviativo per Convenience Store) e ci siamo presi un mini bento, da bere e altra roba. L'aver mollato i bagagli e aver avuto contatto con del cibo ci ha ricaricato, quindi abbiamo deciso che la sera saremmo andati a fare un giro ad Akibahara, il quartiere dell'elettronica. Di sera è veramente carino girare per le strade di Tokyo! E' pieno di gente, per la maggior parte impiegati in giacca e cravatta che si tuffano in questi mini localini dai quali escono dei profumini super invitanti. Anche noi ci siamo buttati in uno di questi localini dove Giorgio ha mangiato un favoloso Katsudon a solo 450 Yen, mentre io mi sono presa la soba (quella fredda però) e delle specie di crocchette di pesce molto buone. Il cibo costa veramente poco e si mangia molto bene! Poi ti viene preparato tutto sotto il naso al momento... i profumi sono una cosa fantastica. Ti accompagnano sempre, e nn sono fastidiosi come quelli della cucina cinese, ma ti rendono in uno stato perenne di fame (meno male che dovevo dimagrire in questa vacanza). Finita la pappa ci siamo fatti un giretto nelle viette di akbahara e poi siamo andati a Yodobashi Akiba, un edificio enorme che si trova praticamente sopra la stazione della metro. Per descriverla vi dico... immaginate un mediaworld grande come la rinascente...ecco Yodobashi akiba. C'è di tutto, dai televisori agli strumenti musicali, dai videogiochi alle fotocamere, e molto altro (anche un televisore al plasma gigante da 60 pollici)
Ci siamo rimasti fino alle 22.00...poi eravamo troppo stanchi per reggerci in piedi e siamo tornati a casa... 5 minuti e dormivamo....

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